Il nuovo governo fascio – fascio – leghista sta procedendo alla spartizione dei posti di potere.
Attendiamo con trepidazione la nomina del ministro dell’ambiente (o della transizione ecologica), che suggeriamo venga ribattezzato Ministro della Bonifica Idraulica.
Mai un evento catastrofico perpetrato scientemente a pregiudizio dell’ambiente continua a conservare tanto fascino e consenso anche oggi come la bonifica idraulica delle aree umide.
Colmate, bonificate, cancellate per far posto ad aree coltivabili e a terreni edificabili, consumate dal cambiamento climatico, inquinate, deturpate, la storia delle zone umide, paludi e acquitrini, è per lo più la storia della loro negazione.
Un paradigma che dal 1997, ogni 2 Febbraio, il World Wetland Day cerca di spezzare.
Il 2 Febbraio 1971, per la prima volta, le aree umide sono state ufficialmente riconosciute come luoghi di vitale importanza, da proteggere. Cinquanta anni fa, in Iran, sulle sponde del Mar Caspio – ora minacciato dal cambiamento climatico – i rappresentanti di sette paesi firmavano la Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale, nota in tutta il mondo come Convenzione di Ramsar.
Il nuovo corso fascio – fascio – leghista saprà riesumare e valorizzare un grande progetto di bonifica idraulica delle aree umide che vanta tanto consenso ancora oggi, esattamente 100 anni dopo il primo epocale stupro ambientale.
Le paludi di Francesco Lojacono 1895 – 1900