Continua la petizione per la riattivazione dei Contratti di Fiume interrotti in Veneto

La petizione può essere sottoscritta, clickando sul seguente link http://chng.it/BSk5HNPCYv e compilando il form.

La petizione è stata sottoscritta anche da Luca Mercalli (climatologo), Gianfranco Bettin (scrittore), Alessandro Tasinato (scrittore), Arianna Spessotto (deputato), Andrea Zanoni (consigliere regionale), Piero Ruzzante (consigliere regionale), Simone Scarabel (consigliere regionale), Massimo Bastiani (coordinatore del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume), da tanti cittadini del territorio lungo i fiumi del Veneto.

Nel nostro territorio si rileva un preoccupante rallentamento, da parte delle Istituzioni locali, dei processi di democrazia partecipativa relativi alla programmazione e alla gestione dei territori fluviali.

Visto che, dopo 5 anni di lavoro partecipato, di condivisione delle conoscenze, degli obbiettivi strategici  e di proposte progettuali, per tutelare e valorizzare i fiumi Meolo Vallio Musestre, il Contratto di Fiume (la cui sottoscrizione era programmata per il 21 Marzo 2019) è stato sospeso a tempo indeterminato, le comunità locali e tutti i soggetti sostenitori del processo chiedono che le attività vengano riprese ed il Contratto sia sottoscritto al più presto.

Il Programma d’Azione del Contratto di Fiume costituisce un importante atto strategico, la cui realizzazione rappresenta un vantaggio per le comunità locali:  un vantaggio da un punto di vista ambientale per tutto il territorio fluviale e, in particolare, in termini di qualità della acque, di naturalità e difesa idraulica.

Si chiede, quindi, di procedere, senza esitazione, nel percorso intrapreso e di continuare nella direzione della modalità di gestione condivisa dei fiumi e del territorio, inaugurata con il Contratto di Fiume, per migliorare le componenti ambientali e per contrastare gli effetti della crisi climatica e della biodiversità.

Nel contempo si invitano i componenti del Comitato Istituzionale del Contratto di Fiume Melma e Nerbon ad adoperarsi perché il processo di democrazia partecipativa, interrotto anche in questo territorio, venga al più presto riattivato.